Siete alla ricerca di un investigatore privato specializzato in investigazioni aziendali a Milano? Avete dei dubbi sui vostri dipendenti?
Affidatevi agli esperti; abbiamo 30 anni di esperienze in multinazionali operante in salviati settori ( entriamo in un’azienda e sappiamo come muoverci)Tutte le indagini aziendali affidateci sono state risolte brillantemente
Investigazioni aziendali_controspionaggio industriale_ violazione segreto industriale_ contraffazioni_ esegue indagini per concorrenza sleale_ infedeltà di soci e dipendenti, storno del clienti e dei dipendenti ecc
Le investigazioni aziendali_industriali consistono di tutti quei servizi atti ad aiutare l’azienda nel momento in cui una determinata informazione o gruppo di informazioni segrete, protette dalla legge e in possesso di un’impresa, sono dolosamente portate a conoscenza di terzi i, generalmente aventi attività economica concorrenziale. Tali informazioni violano il Know-How aziendale e solitamente si tratta di informazioni tecniche, tecnologiche, finanziarie, commerciali, di marketing... generalmente non note o comunque non facilmente accessibili.
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IDFOX SRL Via Luigi Razza 4 – 20124 – Milano
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Concorrenza sleale:
Informatica forense e violazione del segreto aziendale: la sentenza del Tribunale di Bologna
In caso di violazione dei segreti aziendali da parte di ex dipendenti, il Tribunale di Bologna ha confermato la liceità delle aziende di avvalersi di un informatico forense per reperire prove utili in sede di giudizio
I segreti aziendali fanno parte del patrimonio di un'azienda ed oggi più che mai è fondamentale tutelarli perché non finiscano in mani sbagliate (come ad esempio hacker) o alla concorrenza. Molto spesso però, chi dovrebbe salvaguardarne la segretezza finisce con l'usufruirne per un proprio tornaconto: si tratta di dipendenti infedeli o ex dipendenti che violano il patto di non concorrenza. Il caso in questione riguarda un'azienda, titolare di brevetti nel campo degli avvitatori automatici, che si è vista soffiare informazioni sensibili e riservate da tre ex dipendenti dimessisi volontariamente nel settembre del 2017. A seguito delle dimissioni, i tre avevano avviato una collaborazione con un gruppo costituito da tre società operanti anch'esse nel settore.
Tuttavia, la "vecchia" azienda era venuta a sapere che una delle tre società del gruppo aveva formulato "ordinativi di componenti con caratteristiche pressoché identiche ai propri". Una volta verificato il coinvolgimento degli ex dipendenti con le suddette società, ha incaricato un'agenzia investigativa per svolgere le indagini allo scopo di accertare le irregolarità . Dalle indagini è emerso che i tre avevano prelevato e copiato, anche nel periodo antecedente alle rispettive dimissioni, informazioni aziendali riservate, sia di natura commerciale che tecnica.
Il caso è finito al Tribunale Ordinario di Bologna. I tre ex dipendenti hanno presentato ricorso, lamentando la mancata legittimità da parte della "vecchia" azienda di avvalersi di un'agenzia investigativa in barba ai diritti sulla privacy. Il Tribunale di Bologna, con l'ordinanza del 12 novembre 2018, ha respinto il ricorso avvallando l'attività svolta dall’agenzia investigativa incaricati dall' ex azienda, "in quanto le modalità di acquisizione dei dati non hanno comportato l'accesso ad account privati di posta degli ex dipendenti e i dati sono stati rinvenuti all'interno dell'hardware della ricorrente, poiché trasfusi dall'interessato sul pc aziendale tramite backup dell'Iphone". La sentenza ha confermato quindi la possibilità da parte delle aziende, soggette ad abuso o furto dei segreti aziendali, di avvalersi di una società investigativa “autorizzata ” per reperire prove che verifichino la colpevolezza o meno di dipendenti infedeli o ex dipendenti.
Il servizio di antisabotaggio pone in essere tutte quelle misure idonee al ripristino dello status quo, ante il danneggiamento intenzionalmente compiuto da determinati soggetti, volto a sovvertire il normale svolgimento di un’attività imprenditoriale.
L’Agenzia IDFOX SRL con la collaborazione degli specialisti che fanno parte del nostro team operativo, è in grado di svolgere particolari indagini finalizzate al reperimento dei colpevoli, al recupero dello stato originario e prevenire con tutte quelle misure idonee ad evitare che i diritti di proprietà industriale ed intellettuale vengano violati, alimentando così il mercato del falso.
Tale fenomeno, negli ultimi anni, sta assumendo proporzioni sempre piú imponenti e colpisce quasi tutti i settori economici, provocando ingenti danni che mettono in ginocchio l’economia e si ripercuotono a livello occupazionale.
L’Agenzia IDFOX SRL, con la propria esperienza diretta può costituire un valido supporto di assistenza alle imprese nella lotta alla contraffazione, al contrasto dell’illegalità e soprattutto alla tutela del prodotto "made in Italy” ed alla concorrenza sleale, violazione patto di non concorrenza, storno del clienti e dei dipendenti ecc.
CHI SIAMO:
Il titolare dell’agenzia IDFOX SRL, con oltre 30 anni di esperienze investigative maturate nella Polizia di Stato, già diretto collaboratore del Conte Corrado AGUSTA, ex Presidente dell’omonimo Gruppo AGUSTA SpA, inoltre è stato responsabile dei servizi di sicurezza di una multinazionale, nonché presso multinazionali operanti in svariati settori quale metalmeccanici, chimica, oreficeria, tessile, alta moda, elettronica e grande distribuzione, ha sempre risolto brillantemente ogni problematica investigativa connessa a: infedeltà aziendale, ai beni, dai marchi e brevetti dalla concorrenza sleale e alla difesa intellettuale dei progetti, violazione del patto di non concorrenza, protezione know-how ed alla tutela delle persone e della famiglia, nonché referente abituale di multinazionali e studi Legali su tutto il territorio Italiano ed anche Estero.
Questa è la storia dell’agenzia IDFOX SRL, ed è il motivo per il quale i nostri clienti ci apprezzano per i risultati e per la riservatezza.
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L’Agenzia IDFOX SRL e specializzata nell’individuazione e smascheramento di attività di infedeltà professionale e privata, per violazione obbligo di lavoro, di concorrenza sleale, di contraffazione, di frodi e sabotaggi interni ed esterni; Tutela marchi e brevetti e violazione diritto di famiglia.
Pedinamento elettronico ”Sorveglianza con GPS”
Uno strumento utile al fine della buona riuscita di un’indagine è il monitoraggio tramite localizzatore gps dei veicoli, con i movimenti on line dei dati con relativi agli spostamenti del del veicolo. La sorveglianza tramite gps, in affiancamento all’osservazione diretta è giuridicamente legale. I dati raccolti, elaborati nel Report relativo all’attività di investigazione, hanno valore legale e possono essere utilizzati in sede giudiziaria e sono uno strumento spesso determinante nello svolgimento dei servizi di intelligence.
INVESTIGAZIONI AZIENDALI_INDUSTRIALI.
Concorrenza sleale – Investigazioni Aziendali_Controspionaggio e Antisabotaggio Industriale – Violazione Segreto Industriale_Frodi Informatiche ed Aziendali_Infedeltà Professionale di Soci e Dipendenti - Ammanchi contabili - Operazioni Finanziarie illecite - Investigazioni su assenteismo e/o doppio lavoro - Fughe di notizie - Scorrettezze nell’assegnazione di appalti - Protezione marchio aziendale - Contraffazione dei prodotti – Diffusione o sabotaggio dei segreti industriali Indagini Recupero refurtiva - Bonifiche telefoniche ed ambientali (cimici, microspie etc.) Indagini su fughe di notizie e procedimenti riservati, Investigazioni ed accertamenti su furti e ammanchi_Investigazioni ed accertamenti su ditte concorrenti_Affidabilità commerciale su clienti, dipendenti e soci;
INVESTIGAZIONI PRIVATE
Infedeltà coniugale – riduzione e/o aumento assegno mantenimento; indagini affidamento minori - Osservazione comportamento giovanile - Protezione dei minori (droga etc.) Rintraccio persone scomparse. Sorveglianza per la protezione da adescamenti e circonvenzioni di minori, anziani e incapaci - investigazioni per delitti di stalking o molestie.
INVESTIGAZIONI COMMERCIALI- INDAGINI ECONOMICHE
Investigazioni commerciali - patrimoniali - personali e societari - Controllo solvibilità e affidabilità verifica protesti - Rintraccio debitori irreperibili - Rintraccio beni mobili e immobili pignorabili sia in Italia che all’estero.
INVESTIGAZIONI INFORMATICHE E BONIFCHIE TELEFONICHE
RECUPERO CREDITI STRAGIUDIZIALE
Recuperiamo i Vostri crediti in modo rapido e professionale con nostri funzionari. (In base all’ Articolo 6 del Decreto Legislativo n° 231 del 9 Ottobre 2002 possono essere imputati al debitore i costi per l’attività stragiudiziale di recupero credito sostenuti dal creditore).
INDAGINI DIFENSIVE
L’investigatore privato, su mandato legale, è autorizzato a svolgere le indagini difensive (Art. 222 del D.L.vo 271/89 ed Art. 327 Bis del c.p.p. così come modificati dalla L.397/2000), nonché attività investigativa preventiva (art. 391/nonies), con l’individuazione elementi di prova a favore dell’indagato o della parte lesa, sopralluoghi tecnici e, colloquio, ricezione di dichiarazioni e assunzione informazioni (art. 391/bis).
INVESTIGAZIONI INTERNAZIONALI
IDFOX SRL è un’organizzazione internazionale, con detective privati o agenzie investigative, corrispondenti on line in tutto il mondo.
Rivolgiti all’agenzia investigativa IDFOX SRL per un preventivo o una consulenza e garantiamo la massima riservatezza, professionalità e risultati garantiti.
IDFOX SRL è autorizzata con licenza per investigazioni private Art.134 TULPS; autorizzazione Art. 222 del D.L.vo 271/89 ed Art. 327 Bis del c.p.p. così come modificati dalla L.397/00 l'effettuazione di indagini difensive a favore della difesa rilasciate dalla Prefettura di Milano ed autorizzazione Agenzia Recupero Crediti n.13/D Questura Milano.
Scegliere chi è legalmente autorizzato è una garanzia.
DI SEGUITO ALCUNI PAESI CON CUI OPERIAMO:
Europa:
Francia, Spagna, Germania, Svizzera, Principato di Monaco, Belgio, Olanda, Danimarca, Svezia, Norvegia, Austria, Gran Bretagna, Lussemburgo, Italia, Croazia, Moldavia, Ungheria, Romania, Turchia, Israele, Slovacchia, Ucraina, Bielorussia, Albania, Slovenia, Serbia, Polonia, Lituania, Estonia, Russia ed ex Repubblica URSS - Londra, Madrid, Amsterdam, Berlino, Ginevra, Zurigo, Bucarest, Praga, Varsavia, Mosca, Zagabria, Budapest Istanbul, Tel Aviv,
America nord/centro/sud
Stati Uniti d’America, Messico, Cuba, Cile, Costa Rica, Repubblica Domenicana, Giamaica, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama, Venezuela, Colombia, Peru, Brasile, Bolivia, Argentina.
Asia e Sud Est Asiatico
India, Repubblica di Singapore, Tailandia, Cambogia, Cina, Giappone, Repubblica di Corea, Vietnam, Filippine.
Nelle Città:
Los Angeles, New York, Città del Messico, L’Avana, Santiago, San José, Santo Domingo, Kingston, Città del Guatemala, Tegucigalpa, Managua, Panama, Caracas, Bogotá, Lima, Rio De Janeiro, San Paolo, Bahia, Sucre, Buenos Aires. Bombay, Singapore, Bangkok, Phnom Penh, Hong Kong, Tokyo, Seul, Saigon, Hanoi, Manila.
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Di seguito riportiamo alcune notizie di stampa e nostre considerazione:
Cyber-spionaggio: fenomeno in costante crescita.
Il 2014 è sicuramente stato l’anno del cyber-spionaggio. Il rapporto di Verizon sul “data breach” del 2014 ha rivelato ben 63.000 incidenti informatici in tutto il mondo. Un numero tre volte superiore a quello registrato tre anni fa. Oltre agli incidenti “dichiarati” vanno tenuti in considerazione anche quelli “tacitati” dalle aziende per evitare oltre al furto di dati anche il quasi inevitabile danno di immagine. Un fenomeno di questo tipo non può più riguardare uno stretto numero di professionisti esperti nel settore, ma sta progressivamente coinvolgendo anche gran parte dei legali che si occupano di diritto penale societario.
Le ragioni di questo incremento sono di duplice natura. In primo luogo, il massivo utilizzo di sistemi informatici in ambito aziendale porta alla tendenza di privilegiare la rapidità di accesso al dato piuttosto che la sicurezza dello stesso. In secondo luogo, la crisi economica e il suo impatto trasversale su più settori industriali ha generato un sempre più elevato numero di disoccupati “qualificati” potenzialmente in grado di accedere a dati confidenziali e di rilevante valore economico.
La casistica
Il valore dei dati
Uno dei più importanti casi di cyber-spionaggio che negli ultimi anni ha occupato l’attenzione dei media nazionali anche alla luce dell’importanza e della notorietà dei soggetti coinvolti esemplifica il filone del valore dei dati. Il Tribunale di Milano, l’estate scorsa, ha posto la parola fine condannando gli imputati ad una pena elevata (quantomeno fino al grado d’appello).
Nel 2004, un team di esperti in sicurezza informatica , al servizio di un’importante società di telecomunicazioni italiana, al fine di ottenere le prove di attività illecite perpetrate in danno della società italiana da parte di emissari di altra società, violarono i sistemi informatici di un’agenzia investigativa internazionale. I file e i dati sarebbero stati quindi illegalmente carpiti, sottratti e poi copiati e, così facendo, si sarebbe integrato il reato di accesso abusivo al sistema informatico.
Oltre ai responsabili IT fu anche coinvolto il legale rappresentante della società di telecomunicazioni, in quanto costui, nello specifico, aveva ricevuto un CD, consegnato alla sua segreteria direttamente dagli esperti in sicurezza informatica, contenente i files “rubati”; da ciò l'accusa di aver commesso il reato di ricettazione, ovvero la condotta di chi riceve cose – costituite, nel nostro caso, dai dati “sottratti” e riportati su un CD - provenienti da altro reato.
Del resto, l’utilizzo del reato di ricettazione, che prevede pene più severe e termini di prescrizione più lunghi, sembra ultimamente assai aumentato proprio alla luce dello svilupparsi dei supporti informatici (CD o penne USB) che sono stati ritenute le cose, oggetto del reato e come tali soggette a sottrazione da parte di terzi. In questo modo si è superato il limite applicativo previsto dalla giurisprudenza, secondo la quale non era configurabile la ricettazione qualora il soggetto si sia limitato a ricevere dati o informazioni tratti da documenti oggetti di furto.
A situazioni del genere si potrebbe altresì applicare anche l’ulteriore reato di rivelazione del contenuto di documenti segreti (art. 621 c.p.): la tutela in questo caso cade sul diritto alla riservatezza di documenti o atti riservati, pubblici o privati, di cui qualcuno sia venuto –abusivamente - a conoscenza.
- Cyber-spionaggio “interno”
Ma lo spionaggio non necessariamente si realizza attraverso un attacco esterno, ma, caso tutt’altro che infrequente, anche tramite l’aiuto di soggetti compiacenti ed interni all’azienda “derubata”. Ci si riferisce, in particolare, allo spionaggio realizzato dai dipendenti – e quindi soggetti del tutto legittimati a detenere e gestire informazioni riservate - poi segretamente trasmesse e vendute alla concorrenza o al miglior offerente.
Ebbene, cosa accade in questi casi e come si può intervenire sul fronte penale?
La questione non è affatto di semplice soluzione. Si pensi a un dipendente che acceda legittimamente ai dei dati confidenziali facendone una copia pochi giorni prima delle sue dimissioni. In questo caso, la configurabilità dell’accesso abusivo al sistema telematico è certamente più problematica.
Tuttavia, come ben si può immaginare, la condotta successiva alla sottrazione delle informazioni, e maggiormente qualificante l’attività di spionaggio, ovvero la rivelazione, da parte del dipendente infedele, delle informazioni stessa a terzi soggetti è “coperta” da sanzioni penali espressamente previste dal codice.
In tale contesto due sono le diverse ipotesi di reato da tenere in considerazione: rivelazione di segreto scientifico o industriale (art. 623 c.p) e rivelazione di segreto professionale (art. 622 c.p.); nel primo caso, oggetto di tutela è la riservatezza su informazioni riguardanti segreti relativi a scoperte, invenzioni scientifiche o applicazioni industriali, nel secondo caso, invece l’oggetto di tutela è la riservatezza su informazioni non riguardanti scoperte, invenzioni o applicazioni.
Va chiarito che, per quanto concerne la norma prevista all’art. 623 c.p., non deve trattarsi necessariamente di segreti coperti da brevetti: la giurisprudenza ha applicato il descritto reato anche al “semplice” furto di know how, ossia l’insieme delle notizie attinenti ai metodi di progettazione, produzione o messa a punto dei beni prodotti e caratterizzanti la struttura industriale.
Diverso è invece il ragionamento relativo ai segreti più strettamente commerciali (la situazione economica dell’azienda, i prezzi di vendita, i contratti in corso), in tali casi la giurisprudenza, escludendo che questi possano considerarsi segreti scientifici o industriali in senso stretto, come previsto all’art. 623 c.p., li ha invece ricompresi sotto la definizione di segreti professionali, facendo così entrare in gioco il diverso reato previsto all’art. 622 c.p.
Il dipartimento di diritto penale di R&P Legal ha maturato una profonda esperienza processuale in relazione alle fattispecie penali connesse al fenomeno dello spionaggio industriale, prestando la propria assistenza ad importanti società italiane ed estere coinvolte in procedimenti penali su tutto in territorio nazionale.
Negli ultimi anni, ad esempio, abbiamo assistito una multinazionale americana leader del settore dell’ingegneristica per microprocessori in un procedimento sorto a seguito di illeciti informatici commessi da alcuni ex dipendenti di una quotata italiana nonché una società che aveva subito un furto di rilevanti documenti con disegni industriali che costituivano il Know How della produzione industriale del settore metallurgico
Attualmente, stiamo assistendo alcuni manager e la società chiamata in causa come responsabile civile in due diversi procedimenti penali nel quale sono stati contestati i reati di introduzione abusiva in un sistema informatico, rivelazione di segreti industriali e ricettazione di supporti informatici: si tratta di una importante e faida giudiziaria tra uno dei più risalenti e consolidati colossi dell’industria siderurgica italiana e il più rilevante gruppo indiano del settore dell’acciaio.
Wikileaks: gas, petrolio e clima. Spionaggio industriale Usa su Tokyo
Wikileaks rivela una lista di 35 obiettivi delle intercettazioni. Nel mirino politici e banchieri, ma anche due colossi dell'economia giapponese: le multinazionali Mitsubishi e Mitsui.
Venerdì, 31 luglio 2015 - 13:09:00
E' il turno del Giappone. Gli Stati Uniti hanno spiato politici, banchieri e aziende nipponiche, tra cui il colosso Mitsubishi. E' quanto emerge da nuovi documenti riservati diffusi da Wikileaks che ha rivelato una lista di 35 obiettivi delle intercettazioni, effettuate dalla National Security Agency Usa. Tra le persone spiate dagli Stati Uniti non vi sarebbe il premier Shinzo Abe, ma membri del suo primo governo e delle istituzioni, tra cui il ministro del Commercio, Yoichi Miyazawa, e il governatore della Banca di Giappone, Haruhiko Kuroda.